Cuscini per cervicale, perché fa bene la ‘saponetta’

La saponetta non è soltanto quella con cui si lava, ma può avere anche altri significati. Uno di questi concerne la forma di un particolare cuscino cervicale, cosiddetto proprio per la sagoma che ricorda quella di una saponetta, con la differenza che in questo caso, invece di profumare, cura la cervicalgìa. Chi ne ha sofferto almeno una volta sa di che si tratta e quanto questo disturbo possa ‘avvelenare’ la qualità della vita, sia di giorno che di notte. Dovuto principalmente a cattive abitudini posturali (colpisce chi sta per ore davanti al pc, seduto alla scrivania) ma anche ai postumi di cadute o incidenti, questo malessere si ripercuote in fitte dolorose nell’area del collo e delle spalle, con l’acuirsi del fenomeno soprattutto di notte se si dorme male. Per alleviare questo fastidioso disturbo si può provare con il cuscino per cervicale, disponibile in vari modelli e forme diverse, fra cui – appunto – la saponetta.

I cuscini cervicali ‘a saponetta’ ricalcano la forma di un guanciale tradizionale e si consigliano a chi dorme di fianco o a pancia in giù. La ‘saponetta’ ha una valenza universale e si adatta bene ad ogni bisogno. Chi, invece, è abituato a dormire supino troverà maggiori benefici in un altro tipo di cuscino a doppia onda, fatto apposta per allinearsi alla colonna vertebrale durante il sonno grazie alla sua forma ergonomica che segue le linee del corpo. La ‘saponetta’, con rivestimento in aloe vera anti-acaro, è consigliata a chi è abituato a dormire con i classici cuscini in piuma d’oca o lana, sul mercato si trovano questi modelli in memory foam o in materiali naturali, soffici ma non troppo per garantire il dovuto sostegno alla zona cervicale.

Nei migliori modelli è presente una foratura su entrambi i lati per aumentare il flusso dell’aria e impedire un’eccessiva sudorazione notturna, nemica del benessere. Discorso a parte per lo spessore del cuscino, la cui altezza varia fra 11 e 13 centimetri. La scelta dovrà tener conto delle proprie abitudini, ma si suggerisce sempre di rispettare la media, perché dormire su un guanciale troppo basso o, viceversa, troppo alto comporta il rischio di comprimere ulteriormente la zona cervicale acuendo il dolore anziché portare sollievo.